13 PERICOLI in Montagna [conoscerli ed evitarli]
Se ami camminare in Montagna devi essere consapevole che il pericolo è sempre in agguato.
Senza allarmismi, ma con consapevolezza.
C’è un bellissimo proverbio degli indiani Cheyenne
- Un pericolo previsto è evitato a metà!
Approfondiremo i 13 principali pericoli, ai quali puoi andare incontro.
E vedremo come cercare di prevederli ed evitarli.
Ma anche porvi rimedio.
Almeno a metà!
MAL DI MONTAGNA
Il Mal di Montagna si presenta quando il tuo corpo non riesce ad adattarsi all’alta quota.
Problema che sorge a causa della bassa pressione atmosferica.
E’ un problema frequente ad altissime quote, generalmente sopra i 2500 m.
E quando la permanenza avviene inoltre per un temo prolungato.
La bassa pressione non permette all’aria, e di conseguenza all’ossigeno, di raggiungere adeguatamente i tuoi polmoni.
Poco ossigeno nei tuoi polmoni significa, di conseguenza, poco ossigeno nel sangue e quindi nei tuoi tessuti/muscoli (ipossia).
Capisci bene che il problema è molto grave.
I segni evidenti sono
- il mal di testa
- difficoltà respiratorie
- nausea e vomito
- vertigini
- stato confusionale
Fio ad arrivare a
- edema polmonare
- edema cerebrale
- emorragia retinale
Edema: L’edema (dal greco οἴδημα, òidema, “gonfiore”) è un accumulo di liquidi negli spazi interstiziali dell’organismo (Fonte Wikipedia)
COME EVITARLO
Ecco alcuni accorgimenti da seguire
- innanzitutto salire gradatamente di quota.
- in caso di sintomi non continuare assolutamente la salita sostando alla medesima quota per permettere l’acclimatazione
- eventualmente scendere di quota il prima possibile
In casi più gravi è indispensabile un’adeguata cura a base di farmaci.
Se l’argomento ti interessa puoi approfondirlo leggendo l’articolo “Mal di Montagna” o con un’ottima lettura.
Ma passiamo nel frattempo al Pericolo #2.
PRESSIONE ALTA
L’ipertensione arteriosa è un problema da non sottovalutare.
Ne soffre circa il 30% della popolazione italiana.
Ed aumenta con l’età.
Il problema si amplifica soggiornando in alta quota.
Soprattutto se si superano i 3000 m.
COSA FARE
Se soffri di ipertensione parlane con il tuo medico.
Prima di andare in Montagna.
Per verificare la tua idoneità all’alta quota, e definire il comportamenti adeguato.
Attuando eventualmente una cura adeguata.
Ho discusso dell’argomento con la d.ssa Annalisa Cogo, pneumologa dell’Università di Firenze.
Se ti è utile puoi leggere i suoi consigli su “Pressione Alta e Montagna”.
Se ora pronto/a per il Pericolo #3.
INCIDENTI
Un incidente in Montagna può succedere in qualsiasi momento.
Con gravità differenti.
Può essere dovuto a
- malore
- caduta o scivolata
- scariche di sassi
- valanghe
Per piccoli incidenti un “Kit di Pronto Soccorso” nello zaino può fare la differenza.
COSA FARE
In casso di incidente è importante fare le cose bene ed in fretta.
Ci sono 3 regole fondamentali da seguire:
- Mantenere la calma (anche se sono consapevole che alle volte è difficile)
- Mettere subito in sicurezza l’infortunato, facendo attenzione a non arrecargli ulteriori danni
- Fornire i primi soccorsi, eventualmente coprendolo, idratandolo (solo se è ben cosciente) ed allertando subito i soccorsi (chiamata al 118)
Ti consiglio di approfondire il “da farsi”, leggendo gli utilissimi consigli forniti dal CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico).
Professionisti eccezionali al nostro servizio.
L’incidente è strettamente correlato con il Pericolo #4.
VALANGHE E SLAVINE
Durante il periodo invernale bisogna prestare la massima attenzione.
Sia che tu voglia uscire con le Ciaspole o gli Sci da Alpinismo, è bene informarsi adeguatamente sulle condizioni del manto nevoso.
COSA FARE
Alcuni semplici accorgimenti
- consulta il bollettino meteonivologico
- valuta le pendenze del percorso
- utilizza l’attrezzatura necessaria (ARVA)
Abbi anche il coraggio, eventualmente, di rinunciare all’uscita.
Memorizza questo sito web:
Il METEOMONT è un servizio istituzionale dove puoi apprendere tutte le informazioni e le nozioni che ti servono.
Dalle previsioni al comportamento da tenere durante le tue uscite sulla neve.
Inizia a studiarlo.
Sarà tempo ben speso.
Vediamo subito il Pericolo #5.
FULMINI
Trovarsi nel bel mezzo di un temporale, in quota, è un’esperienza di cui puoi fare a meno.
Informati sempre sulle condizioni meteo, previste nella zona che intendi esplorare.
Ma anche nelle sue immediate vicinanze.
Non fermarti alla semplice icona ma leggiti tutto il bollettino.
In ogni regione esiste un’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale.
In Veneto, ad esempio, è ARPAV.
Consultando in tempo reale il sito web troverai tutte le informazioni che ti servono, dal bollettino Meteo all’immagine Radar.
COSA FARE
Se ti trovi nel bel mezzo di un temporale
- abbandona subito creste o vette
- non fermarti sotto oggetti isolati (albero, tettoie)
- allontanati da qualsiasi oggetto metallico (ferrata, traliccio, tubi della tenda..)
- non sostare in prossimità di finestre, porte o ingressi di caverne
- impara la Regola del 30-30
Troverai moltissimi altri consigli sul post “Fulmini in Montagna”.
I fulmini sono sopra di te, ma il Pericolo #6 ?
ZECCHE
Camminare a stretto contatto con la Natura è affascinante.
Ma non sempre! :-)
La Zecca è un animaletto microscopico, ma ti può fare terribilmente male.
Provocando serie infezioni.
Per vivere ha bisogno di succhiare sangue, e potrebbe quindi essere il tuo.
Senza che te ne accorga.
COSA FARE
Ecco alcune accortezze che devi avere
- evita percorsi “incolti” fuori sentiero
- utilizza pantaloni lunghi
- evita di sederti a diretto contatto del prato
- sbatti gli indumenti una volta rientrato a casa
Puoi imparare molto su questo parassita, leggendo “Zecca Montagna”.
Ma qualcun’altro ti aspetta, nel Pericolo #7.
VIPERE
Non ho mai amato le vipere, forse perché da piccolo, vivendo in Montagna, ho avuto qualche brutto incontro ravvicinato.
Spesso con serpenti non velenosi, ma l’emozione non cambia! :-)
Le rispetto, ma a debita distanza.
Poi uno può venirmi a dire che la vipera non morde, scappa è innocua….
Ma esiste sempre una variabile: sfiga!
Statisticamente esiste, quindi…. amiche mie, teniamo le dovute distanze. :-)
COSA FARE
Fai il possibile per
- non mettere le mani in zone a rischio
- fare un po’ di rumore mentre cammini
- non sostare o sederti su zone sassose e ben soleggiate
- utilizzare un abbigliamento adeguato (pantaloni lunghi, scarponi alti…)
Ma se vuoi imparare a riconoscere con precisione una vipera e saper cosa fare in caso di morso leggi “Morso di Vipera”.
Guardati quindi bene attorno, anche per evitare il Pericolo #8.
SMARRIMENTO
Effettuando un ‘escursione in Montagna corri sempre il rischio di perderti.
Sono molte le cause come ad esempio
COSA FARE
Ecco alcuni consigli per evitare di perderti
- Prepara sempre con cura la tua Escursione
- Impara a leggere una Cartina Topografica
- Impara le basi dell’Orientamento (Bussola, Altimetro)
- Guardati sempre attorno mentre cammini cercando il prossimo riferimento tracciato sul sentiero
- Scarica off-line la mappa sul tuo smartphone (così funziona anche se non c’è campo)
- Non fidarti delle impronte di chi è passato prima
- Lascia detto a qualcuno quale sentiero intendi percorrere
Il Pericolo #9 è da brividi!
IPOTERMIA
L’ipotermia avviene quando la tua temperatura corporea scende sotto il 35°.
Questo avviene quando il calore disperso, supera la capacità dei tessuti di mantenere un adeguato flusso di sangue.
E quindi di riscaldarsi.
Può succedere per molti motivi
- clima particolarmente rigido
- bivacco in tenda con attrezzatura non adeguata
- caduta in acqua gelida
- incidente da valanga
Vi sono vari livelli di ipotermia, a seconda della temperatura corporea raggiunta ovvero
- lieve (temperatura fra 35°/32°)
- moderata (temperatura fra 32°/28°)
- grave (temperatura < 28°)
Mai come in questo caso è indispensabile la prevenzione.
Che significa
- coprirsi adeguatamente
- avere sempre nello zaino pantaloni lunghi e pile aggiuntivo
- proteggere le parti più delicate come testa, orecchie, naso, mani e piedi
- mantenersi sempre asciutti, cambiando la maglietta quando si è sudati
- proteggersi adeguatamente dal vento (effetto Wind Chill)
- usare guanti, ma anche sottoguanti (utili per utilizzare telefono, binocolo, bussola, …)
- nutrirsi ed idratarsi adeguatamente
COSA FARE
Se compaiono i primi segni di ipotermia, seguire un comportamento adeguato ovvero
- mettersi al riparo da zone ventose o particolarmente arieggiate
- togliere guanti e calzini bagnati
- sostituire gli indumenti bagnati, in particolar modo l’intimo, con indumenti asciutti
- riscaldare le estremità fredde (mani, piedi, orecchie, naso..)
- fare leggera attività fisica su posto
- sorseggiare qualcosa di caldo
Se non corri ai ripari rischi il Pericolo #10!
CONGELAMENTO
Dopo l’ipotermia arriva il congelamento.
Per congelamento si intendo il mancato o inadeguato afflusso di sangue in una parte, anche se ristretta, del corpo.
Avviene generalmente ad una temperatura inferiore ai 0° ( tra -4° e -10°).
Vi sono vari livelli di gravità, a seconda della profondità di congelamento della parte interessata.
Ovvero degli strati di cute coinvolte.
I livelli sono 4
- I Grado
- II Grado
- III Grado
- IV Grado
Alcune persone sono predisposte al congelamento a causa di difetti di circolazione.
Ma anche alcuni fattori aggiuntivi possono influire come
- calzature troppo strette
- disidratazione
- abuso d’alcol
- fumo
- diabete
COSA FARE
Ecco cosa puoi fare
- avvisare il prima possibile il 118
- iniziare il riscaldamento solo quando si è sicuri che la persona non sarà esposta nuovamente al freddo
- mantenerla al caldo fino all’arrivo dei soccorsi
- procedere anche alla reidratazione con bevande calde e zuccherate.
- se possibile immergere la parte congelata in acqua calda ( 37°/39° gradi), meglio se con un po’ di disinfettante
E’ possibile verificare la temperatura, senza termometro, immergendo per almeno 30’ un dito ( non congelato!) nell’acqua.
Verificando che sia una temperatura sopportabile.
COSA NON FARE
Ecco alcune cose che non devi fare
- frizionare la parte congelata
- riscaldarla con fonti esterne di calore (fuoco, stufa..)
- rompere le bolle
Il Pericolo #11 è l’esatto contrario.
INSOLAZIONE
Il SOLE in Montagna è sempre in agguato.
Anche se il cielo e coperto o leggermente nuvoloso.
Mi sono bruciato anch’io, con condizioni solari innocue…all’apparenza!
Non abbassare mai la guardia.
Soprattutto in estate o con la neve.
Il sole, soprattutto se associato a temperature elevate, puoi crearti seri problemi come
- Colpo di calore
- Colpo di sole
- Danni agli occhi (retina, cornea)
- Scottature ed eritemi
E’ importante quindi non sottovalutare il rischio, assumendo comportamenti adeguati.
COSA FARE
Ecco alcuni consigli per proteggerti dall’insolazione
- idratarsi adeguatamente frequentemente (prima di sentire la sete)
- coprire il capo con berretto o bandana
- usare creme solari con protezione elevata
- indossare occhiali con lenti ad alta protezione UV
- non rimanere per lunghissimo tempo esposti a temperature elevate, alternando soste all’ombra
Il sole è uno dei motivi del Pericolo #12.
DISIDRATAZIONE
Spesso quando si va in Montagna si tende a bere poco.
Per non sostare continuamente o perché semplicemente non sente la sete.
Sappi che quando hai sete…. è già tardi!
Probabilmente sei già disidratato, ma non te ne accorgi.
Camminando in Montagna perdi acqua infatti in molti modi
- sudorazione
- respirazione
- vento
Gli effetti possono essere
- perdita della capacità di esercizio
- mal di testa
- affaticamento
- prestazioni fisiche e mentali ridotte
- bocca secca
- aumento viscosità del sangue
COSA FARE
E’ importante quindi bere a piccole quantità, ma frequentemente.
Se desideri approfondire l’argomento puoi leggere “Cosa bere quando si cammina in Montagna”.
Tutte le informazioni per quando e quanto bere.
Ma anche cosa.
Ti consigli la lettura.
Occhio sta cadendo il Pericolo #13 !
CADUTA SASSI
Quando camminiamo abbiamo la tendenza a guardare spesso a terra.
O al massimo il panorama, ogni tanto.
Raramente alziamo la testa per verificare cosa abbiamo attorno.
E non dirmi che non è vero! :-)
Qualche sasso in testa non te lo sei preso…solo perché sei stato fortunato. :-)
COSA FARE
Sia quando si cammina da soli, ma soprattutto quando si è in compagnia è bene porsi, ogni tanto, queste 2 semplici domande
-
COSA c’è sopra e cosa c’è sotto?
-
CHI c’è sopra e chi ‘è sotto?
Se lo fai, avrai la situazione sotto controllo.
Perché verificherai con costanza eventuali pericoli.
Per ridurre i rischi esiste anche un bellissimo metodo, creato da Werner Munter.
Un esperto alpinista svizzero.
Ma anche un bel personaggione.
Sto parlando del “Metodo 3×3”.
Se sei del CLUB, puoi impararlo, utilizzando la tua password. ;-)
13 Pericoli in Montagna: CONCLUSIONI
Ora conosci i 13 principali pericoli in Montagna.
E partirai per le tue escursioni con la stessa passione.
Ma anche con più preparazione.
Se desideri rimanere informato, sappi che puoi entra anche tu nel CLUB Sentieri Montagna.
Ti avviserò all’uscita di un nuovo articolo, ma ci saranno anche molte novità riservate ai membri.
Sarà un piacere poter discutere assieme su una nostra passione: la Montagna!
Ovviamente l’iscrizione è gratis e sicura!
Ora tocca a te!
- qual’è il pericolo che più senti in Montagna?
- hai trovato interessate l’argomento?
- qualcosa che proprio non conoscevi?
- aggiungeresti qualcosa?
Fammi sapere subito il tuo parere.
Lasciando un commento qui sotto.
Sarà sicuramente utile.
Anche per quelli che passeranno dopo di te.
Come in Montagna! ;-)
Sei sempre molto bravo nell’esporre gli argomenti e nel descrivere cosa può succedere in montagna ….ti seguo con attenzione e faccio tesoro dei tuoi consigli. Purtroppo quando vado in montagna sono spesso da solo e fino ad or non ho avuto problemi (ho 70 anni). Ultima uscita con le ciaspole l’altro ieri, giornata meravigliosa ma con pericolo valanghe “3” comunque tutto bene.
Ciao Luigi.
Bentornato! 🖐️
Grazie per le tue belle parole.
Tutti abbiamo sempre qualcosa da imparare.
Anche da persone come te.
Sei saggio, non sei uno sprovveduto, prima di fare qualcosa di informi e prepari come si deve.
Le tue parole non lasciano dubbi.
Per il resto sai..uno dei miei motti e’ “Non e’ mai troppo tardi!”
Con testa, ma…non e’ colpa nostra se alle volte il fisico non ne vuol sapere di seguire la nostra volonta’, la nostra mente libera.
Gli piaccia o no dovra’comunque farlo! 🙂
Avanti, sempre.
A presto! 🖐️
Buongiurno, Montanari.
L’articolo trovo molto utile, grazie.
Un conto camminare in montagna, l’altro è – in macchina.. sono capitato proprio 2gg fa su monte di Cuccio a Palermo. Lo stress che ho vissuto li non vorrei ripetere. Ero in giro con la jeep, ma lo stesso meno male che ho rifiuttato andare sulla cima; 1050m. Il problema che il navigatore ha dato gli percorsi diverdi per andata/ritorno. E al ritorno ho trovato un bivio davanti con la discesa intransittabile per qualsiasi macchina da un lato e il quasi sentiero molto sconfortevole dal’altro lato. Il sentiero aveva la vegetalizzazione con le spine. Andare in dietro significherebbe la guida a retro marcia..isomma ho osato di forzare la paura e tentare il destino.
Se ora scrivo, vuol dire che l’ipresa è andata a buon fine. Mai dare nulla per scontato nella sulla natura. Molto spesso i paesaggi stupifacenti nascondono dei veri pericoli.
Auguro la fortuna a tutti
Saluti!