Conoscere ed evitare la vipera in montagna
Se sei un’ appassionato di montagna, ed ami percorrere i suoi sentieri, dovrai tenerlo presente.
Ed in modo particolare se lo fai assieme ai tuoi bambini.
Devi essere consapevole che l’incontro con una vipera in Montagna è possibile, per questo è importante avere le giuste conoscenze.
Per la tua incolumità, e di chi ti cammina a fianco.
Scopriremo così la tanto temuta vipera, imparando :
Cos’è e come riconoscere una vipera
Come evitarla
Cosa fare se ti morde
COS’E’ UNA VIPERA
La vipera, come probabilmente saprai, è un rettile, come i serpenti, ma con la non trascurabile differenza che il suo morso è velenoso.
Il veleno infatti, presente nella ghiandola collegata ai denti, può avere effetti più o meni gravi agendo sui tessuti, sulla coagulazione del sangue o sul sistema nervoso del soggetto morso.
E’ importante quindi saper riconoscerla, per distinguerla da un innocuo serpente.
A differenza di quello che magari credi, riconoscere una vipera è molto semplice.
Dovrai infatti verificare la presenza di alcune caratteristiche tipiche, ovvero:
- Pupille verticali, come un gatto
- non quindi una pupilla tonda, tipica degli altri serpenti, come ad esempio una biscia
- Testa piatta triangolare
- a differenza dei serpenti la cui testa ha una forma più arrotondata
- Zigrinatura sopra la schiena a zig-zag
- Codino finale
- la coda, nella parte finale si restringe in un breve tratto per terminare con un codino finale
- Lunghezza massima cm 70- 75 circa
- Denti del veleno
Sono principalmente 4 le specie di rettili appartenenti alla famiglia dei viepridi, presenti in Italia, ovvero:
- Vipera aspis (maggiormente diffusa)
- Vipera ammodytes (la famosa vipera dal corno)
- Vipera berus
- Vipera ursinii
Ora sai come distinguere una vipera.
Guarda l’immagine del rettile all’inizio di questo articolo: sono sicuro saprai dire con certezza se si tratta di una vipera o no!

COME EVITARE LA VIPERA
Se segui alcuni semplici consigli, hai ottime possibilità di non trovarti a tu per tu con una vipera, e cosa importante, a non essere morso.
La vipera, come tutti i rettili, devono per necessità passare molte ore al sole, è il loro ambiente preferito.
Poni quindi sempre molta attenzione, lungo i sentieri, nei luoghi ben soleggiati, caldi e sassosi.
Cerca inoltre di seguire queste indicazioni, alle volte sembrano banali ma… :
- Guardati attorno mentre cammini
- la vipera ama si il sole, ma non è detto che non sia ogni tanto all’ombra !
- Non mettere le mani in zone improprie e rischiose , ad esempio mentre raccogli delle fragoline lungo il percorso, o un fiore nei pressi di un bel masso
- Fai un po’ di rumore mentre cammini, con gli scarponi o con le racchette da nordic walking
- la vipera sente benissimo le vibrazioni sul terreno, anche a lunga distanza. Se ne andrà prima del tuo arrivo.
- Non sederti su pendii ben soleggiati e pietrosi, senza verificare la presenza di vipere al sole
- La vipera non attacca mai…dicono…beh non sempre, quindi non sfidare la fortuna ma arretra, allontanandoti lentamente, poi a gambe levate!
- Utilizzare un abbigliamento adatto alla Montagna

COSA FARE SE TI MORDE UNA VIPERA
Nel caso si venga morsi da una vipera è importante seguire alcune semplici indicazioni.
Come consiglia chiaramente di fare anche il Centro Antiveleni di Pavia, fra i più importanti in Italia.
Ricordati, anche per questo, di portare sempre con te nello zaino, un Kit di Pronto Soccorso.
Ecco cosa bisogna FARE:
- mantenere la calma, tranquillizzare la vittima e tenerla a riposo
- se possibile lavare la ferita con acqua, evitando disinfettanti in particolar modo se contengono alcol
- applicare un bendaggio linfostatico, a spina di pesce
- esso infatti riduce o interrompe il flusso di linfa attraverso il corpo, e quindi anche del veleno
- arto inferiore
- bendaggio con benda da 7/10 cm partendo dal ginocchio fino al piede per ritornare poi di nuovo, verso l’alto fino alla coscia
- arto superiore
- bendaggio con benda da 7 cm partendo dal gomito fino alla mano per ritornare poi di nuovo, verso l’alto fino alla spalla
- limitare i movimenti, immobilizzare l’arto con una stecca
- nel caso di un morso a collo o testa applicare un tampone rigido fissandolo e comprimendolo con del cerotto adesivo
- togliere subito eventuali anelli, bracciali orologi
- risulterebbe difficoltosa farlo successivamente in caso di gonfiore
- è possibile applicare del ghiaccio purché non a contatto diretto con la ferita (interporre una garza)
- trasportare il prima possibile il soggetto presso il Pronto Soccorso più vicino !
- In caso di luogo impervio allertare il 118
Ed in vece cosa NON FARE:
- non applicare un laccio emostatico
- non bloccherebbe in ogni caso il flusso linfatico, principale responsabile della diffusione del veleno
- non tagliare la ferita o tentare di succhiare il veleno
- non utilizzare il siero antivipera (lo farà eventualmente il Pronto soccorso)
- è alto infatti il rischio di schok anafilattico ovvero una grave reazione allergica al siero, spesso molto più pericoloso del veleno stesso
- non somministrare bevande alcoliche

Ciao Edoardo
ho letto l’articolo sulle vipere…. Sono abbastanza ferrato su questo argomento.
A livello generale tutto bene, anche il riferimento al centro antiveleni di Pavia
2 note che magari ti possono servire…
“ora sai riconoscere una vipera” ….riconoscerla non è sempre semplice perché corrette caratteristiche che elenchi sono facilmente riconoscibili se il serpente lo collochi su un tavolo e lo avvicini ad un’ altra biscia per il confronto.
– le pupille verticali: se riesci a vederle vuol dire che sei già ” molto vicino ” al serpente
– la testa triangolare: tutti i (nostri) serpenti che si pongono in difensiva, la testa diventa triangolare perché abbassano la mandibola per poter soffiare
– zig e zag: e la coronella austriaca?
– coda corta: vero, ma già il maschio l’ha più lunga per contenere i 2 peni invaginati…. e poi in natura non è sempre facile notare la coda…
– lasciamo poi perdere le bisce (e anche le vipere) melaniche ( tutte di un colore) e le bisce in ” muta” che hanno gli occhi “bianco latte” ( come i pesci quando non sono freschi) e quindi non si vede la pupilla.
Magari è interessante far sapere che il “raggio di azione” della vipera è circa 1/3 della sua lunghezza…significa che una bestia “autorevole” di 75 cm, colpisce entro i 25 cm da dove si trova.
E vedo che hai mantenuto il 118 come telefono di emergenza…ormai il n° telefono è il 112 anche se poco diffuso
Ma il motivo principale per cui ti ho scritto è perché parli delle vipere, ma scegli di mettere nella foto principale una biscia trovata sul web ( forse parente del nostro “saettone” – colubro di esculapio)….
Ciao
Carlo
Ciao Carlo,
grazie 1000 per aver condiviso le tue conoscenze su Sentieri Montagna.
Potranno essere così utili ai lettori del Blog.
1) Non posso che essere d’accordo con le tue osservazioni.
La cosa migliore sarebbe poter prendere una vipera e porla in mano al lettore.
Per far comprendere bene le caratteristiche.
Ma non è possibile, ed è anche vero che non è semplice farlo da lontano.
Ma alcune indicazioni generali possono essere comunque utili.
Non ho le tue conoscenze sulle vipere ma ho cercato di approfondirle il più possibile, per fornire informazioni fondate.
Tutto poi è sempre migliorabile. Sempre.
Grazie veramente per le tue osservazioni.
2) Ho volutamente lasciato il 118 perché il 112 non è concretamente attivo in tutte le regioni. Quindi se chiamo il 118 son sicuro che mi rispondono.
3) La foto principale non è per scelta una vipera.
Alla fine del testo cito infatti “Guarda l’immagine del rettile all’inizio di questo articolo: sono sicuro saprai dire con certezza se si tratta di una vipera o no!”
Il mio intento era infatti di creare quasi un QUIZ finale.
Per facilitare la comprensione e rendere la lettura più coinvolgente.
Grazie ancora per il tuo contributo.
Sei sempre il benvenuto.
Grazie x i consigli, sempre utili.
Grazie Fiorenzo!
Si Edoardo, quando ero bambino ed abitavo in montagna, il venerdi’ andavo a raccogliere fiori da vendere ai milanesi nel fine settimana, la stagione iniziava con le rose di natale, seguite dalle “campanelle”, poi i gattici ( in bergamasco “mici’ “) poi Maggio/Giugno la “martellina”, i narcisi ( con i contadini che sparavano cartucce di sale anziche’ pallini di piombo, puntando al sedere, perche’ pestavamo l’erba da fieno…), e quant’altro… Si, usavo un bastone per tenerle lontane, specialmente in estate, e non sono mai stato morso – i milanesi si, e gli sta bene…-. Ciao / Luca
Ciao Edoardo ,molto interessante il tuo articolo sulle vipere. Mi ero documentato molto bene l’estate scorsa ,proprio per sapere come comportarmi ,essendo anche soccoritore volontario, ,porto con me sempre un kit di pronto soccorso ed ho aggiunto le fasciature per il bendaggio linfatico ,come suggeriscono le ultime istruzioni in materia. Vivo a Schio ma sono originario di Foza, mi piacerebbe tornare dalle mie parti che non ho avuto molto modo di frequentare , chissà se capiterà di fare qualche escursione insieme. Nell’attesa di leggerti, volevo suggerirti una piccola correzione per quanto riguarda le vipere : la vipera col corno é l’ammodytes e non la berus. Ti ringrazio per i bei ed istruttivi articoli. A presto spero ,ciao ! Bruno Alberti ( detto anche Orso Bruno,lol )
Ciao Bruno, benvenuto su Sentieri Montagna.
Grazie per avermi segnalato l’errore.
Ho già corretto.
Mai dimenticare le propri origini. 🙂
L’Altopiano sa dare ottime soddisfazioni ad un escursionista.
Su Sentieri Montagna trovi moltissime informazioni per esplorarlo al meglio.
Sia in inverno che in estate.
E se vuoi di più puoi valutare anche la Guida completa “10 Sentieri”:
https://www.sentierimontagna.it/downloads/10-sentieri/
Grazie anche per i complimenti al Blog.
Ci sentiamo nel CLUB.
A presto. 🖐️
Grazie Edoardo per le informazioni, sono d’accordo con i lettori che mi hanno preceduto e in special modo con Carlo. E’ da tanto che vado a passeggio tra sentieri vari nel mondo e spesso ho portato con me la mia famiglia, come prima regola per i miei quattro figli era non correre e “buttarsi” per terra prima di aver controllato l’ambiente intorno a noi con un bastone battendolo a terra per dar tempo ad eventuali animali di allontanarsi, le vipere sentono i suoni a bassa frequenza che si trasmettono molto bene sul terreno, anche quando si cammina, se abbiamo sentore di incontrare vipere e vogliamo fermarci, battere i scarponi sul terreno un pò più forte del normale…e loro si allontanano. Quando fa caldo si mettono all’ ombra mentre con il freddo sulle roccie. Ne ho viste tante (Lazio/Abruzzo) ed è inutile che racconti come è andata…non sono mai stato morso anche perché le ho sempre RISPETTATE. Ma una cosa voglio descrivere, tanti anni fa ero andato a prendere dell’acqua minerale in una sorgente dei Castelli Romani dentro un condominio di ville, era una mattina fredda. C’erano le condutture e le saracinesche dentro un box dove il manutentore era andato ad aprirle…ha trovato delle vipere piccole (non saprei dire da quando erano nate) le ha prese con una pala e le ha tirare mettendole su una panchina al sole…il suo compagno (cretino) dopo un pò è andato a stuzzicarle con un bastone…una di loro ha fatto un salto di circa un metro!! Non oso pensare cosa possa fare una vipera adulta terrorizzata. Nel mio kit di soccorso oltre alle essenziali bende (soltanto a livello linfatico si rallenta l’effetto del veleno) porto anche un succhia-veleno (siringa che fa il vuoto premendo il pistone) …non l’ho mai usato se non per alleviare le punture di zanzare e tafani…i miei figli me lo chiedevano in continuazione. Mi chiedo se dopo aver bendato sia utile usarlo. Nei pressi della Maiella ho incontrato due Australiani che arrampicavano vicino a noi, avevano lasciato gli scarponi non distante da noi ed erano andati ad arrampicare …ho visto una piccola vipera entrare ad uno di questi e chiaramente li ho avvertiti..naturalmente si è cominciato a parlare di serpenti velenosi…in Australia sono maestri! mi hanno fatto vedere un “aggeggio elettronico” che dovevi mettere sul morso e premendo un bottone “sparava” alta tensione! sulla scatola c’era scritto che l’alta tensione neutralizzava le tossine del veleno…ma in Italia non l’ho mai visto, qualcuno ne sa di più? un saluto a tutti
Bravo Edoardo per questa tua rubrica. A mio avviso andrebbe anche specificato che il marasso/vipera berus può avere una pelle scura, che la distingue dalla vipera aspis.
Quest’estate in Altopiano ne ho vista una distintamente che mi attraversava la strada a circa un metro e mezzo di distanza e con fare tranquillo si é allontanata nel bosco, Recentemente in Val Galmalara mentre salivamo verso malga Portule abbiamo incrociato un serpentello scuro, non gli abbiamo chiesto l’identità (biacco o marasso) e ci siamo allontanati noi velocemente.
Ciao Livio.
Grazie per la tua precisazione.
Vedo che sei espertissimo su vipere/serpenti.
Sicuramente piu’ di me.
Ma se anche appassionato della mia terra, l’Altopiano dei 7 Comuni.
Buona Montagna! 🖐️