Come LEGGERE una CARTA TOPOGRAFICA
Se ami andar per monti è importante imparare ad orientarsi.
Soprattutto se intendi esplorare terreni nuovi e sconosciuti.
La tecnologia, soprattutto negli ultimi anni, ti aiuta sicuramente.
Ma esiste un metodo senza tempo, e sempre affascinante:
la lettura della Cartina Topografica
Con cartina, bussola ed altimetro saprai muoverti con sicurezza, per raggiungere con successo l’obiettivo.
Purché tu li sappia utilizzare con competenza.
Ti piacerebbe?
Sei nel posto giusto. 😉
COME SI LEGGE UNA CARTA TOPOGRAFICA IGM?
Ci sarebbero molte cosa da dire.
Ma ci concentreremo su quelle più importanti.
Lo faremo assieme, scoprendo alcune caratteristiche fondamentali come:
SCALA
CURVE DI LIVELLO
LEGENDA
RETICOLO
Ti consiglio di prendere, se ce l’hai, una cartina da Trekking.
Aprila e tienila vicino a te.
Ti sarà più semplice comprendere.
Ricordati che IGM sta per Istituto Geografico Militare.
L’IGM ha lo scopo di fornire all’esercito supporto geotopocartografico.
Ma svolge anche la funzione di ente cartografico dello stato.
Bene, iniziamo!
CHE COS’E’ LA CARTA TOPOGRAFICA
La CARTA TOPOGRAFICA è la rappresentazione bidimensionale di un territorio.
Sono quindi sono riportate le principali caratteristiche come
- forma del terreno
- vegetazione
- strade
- sentieri
- corsi d’acqua
- edifici
- insediamenti
La carta topografica rappresenta quindi una pozione di territorio relativamente grande.
Il territorio è rappresentato graficamente su un foglio di carta, oppure in formato digitale.
Per poterlo fare si devono ridurre, in modo proporzionale, le dimensioni reali
Attraverso l’utilizzo della “Scala”.

SCALA TOPOGRAFICA
La scala non è altro che una riduzione proporzionata del territorio.
Non ci starebbe altrimenti all’interno di un piccolo foglio! 🙂
Esistono cartine topografiche in varie scale ma la più utilizzata, per le cartine da trekking, è la
Scala 1:25.000
Quando acquisti quindi le cartine topografiche, per i tuoi da Trekking scegli, quando possibile, questa scala.
Verifica anche se è aggiornata, controllando l’anno di edizione, stampato ai bordi della cartina.
E’ un dettaglio non da poco.
Vegetazione, sentieri, strade, possono variare, anche sensibilmente, nel corso degli anni.
E’ importante essere sicuri che, quello che leggi sulla cartina, corrisponda poi a ciò che trovi lungo il percorso.
Per poter orientarti correttamente.
La cosa più semplice e verificarlo nel sito web dell’editore della cartina stessa.
Ecco i 3 principali:
DISTANZA TOPOGRAFICA
Memorizza subito questo dato:
- 1 centimetro sulla carta corrisponde a 250 metri sul terreno
- 4 centimetri corrispondono a 1 Km sul terreno
Potresti, per comodità, misurare le 4 dita accostate della tua mano (indice-medio-anulare-mignolo).
Una volta misurata la distanza in centimetri, e moltiplicata per 250, avrai un metodo veloce di misura, “ a portata di mano” . 🙂
Ti basterà infatti appoggiarli accostati sulla cartina, per verificare velocemente la distanza.
Ovviamente stai calcolando la distanza sul piano, che non tiene conto di eventuali salite e discese.
Ma avrai comunque un’idea di massima.

COME LEGGERE LE CURVE DI LIVELLO
Le curve di livello, chiamate anche isoipse, indicano l’altezza, espressa in metri, rispetto al livello del mare.
E’ come se il terreno e le montagne venissero affettate alla stessa quota, riportando graficamente il risultato sulla carta.
Il Video che segue ti aiuterà a comprendere meglio il concetto.
TIPOLOGIE CURVE DI LIVELLO
Noterai sulla cartina due tipi di curva equidistante di livello, con differente spessore del tratto:
- linea grossa (DIRETTRICE): indica un dislivello di 100 m rispetto alla linea grossa precedente
- linea sottile (INTERMEDIA): indica un dislivello di 25 m rispetto alla linea precedente (in una cartina con Scala 1:25000)
In una Carta Topografica con scala 1:25000 noterai quindi la seguente sequenza:
- linea grossa
- 1a linea a 25 m di dislivello
- 2a linea a 25 m di dislivello
- 3a linea a 25 m di dislivello
- 2a linea grossa a 100 m di dislivello
L’immagine che segue NON rappresenta una cartina con curve di livello ogni 25 metri.
Noterai infatti una isoipsa intermedia ogni 20 metri (4 ogni 100 metri).
Ma l’ho inserita, a livello didattico, per farti comprendere meglio il concetto.
Chiaro no? 🤷♂️

UTILITA’ ISOIPSE
Le curve di livello ti permettono di capire immediatamente la tipologie del sentiero.
Potrai trovarti infatti in uno dei tre seguenti casi:
- cammini in piano: il tratto di sentiero segue parallelamente la linea di livello e quindi camminerai alla medesima altitudine, in un tratto pianeggiante
- procedi in salita: il sentiero incrocia perpendicolarmente le curve di livello, da un’altitudine più bassa ad una più alta
- sei in discesa: il sentiero incrocia perpendicolarmente le curve di livello, questa volta inversamente, ovvero da un’altitudine più alta ad una più bassa

Come quasi sempre capita, lungo un sentiero tracciato, avrai tratti pianeggianti, in salita ed in discesa.
Prendi la buona abitudine di studiare, la sera prima, anche per soli 10 minuti, la cartina del percorso che andrai a percorrere.
Arriverai “sul campo” sapendo bene cosa ti aspetta.
E’ il primo passo per andare in Montagna in sicurezza.
Altra caratteristica che ti permette di comprendere, a parità di distanza, è la pendenza/ripidità del sentiero:
- tratto ripido: curve di livello molto vicine
- tratto semplice: curve di livello con una buona distanza fra loro
LEGENDA CARTA TOPOGRAFICA
La legenda, posta sul frontespizio, raggruppa tutti i simboli presenti sulla cartina.
Essi variano a seconda della casa editrice, come Kompass, Tabacco o il CAI.
Dai sempre quindi un’occhiata per avere ben chiaro cosa rappresentano.
Potrai quindi subito verificare alcuni punti strategici lungo o nelle vicinanze del percorso come
Rifugio
Bivacco
Baito
Punti d’interesse storico/paesaggistico
Ti saranno anche molto utili, come riferimento, per orientarti con la bussola.
Ma lo vedremo meglio in uno dei prossimi articoli.
Ecco la LEGENDA delle cartine Kompass.
La puoi scaricare gratuitamente.
COSA RAPPRESENTA UNA CARTA TOPOGRAFICA
Abbiamo visto che la carta topografica è la rappresentazione grafica di un territorio.
E di tutti gli elementi presenti.
Glie elementi vengo rappresentati con dei simboli, riportati nelle legenda.
Ma anche attraverso l’uso di differenti COLORI.
Avremo per questo ad esempio:
- marrone: il terreno
- verde: prati e boschi
- grigi: le rocce
- azzurro: corsi d’acqua, laghi e mari. Ma anche i ghiacciai
- rosso: sentieri
I colori ti permettono di capire , a colpo d’occhio, cosa è rappresentato sulla cartina

RETICOLO UTM
La cartina topografica e suddivisa da una serie di linee verticali ed orizzontali.
La loro intersezione forma il RETICOLO.
Ogni quadrante e rappresentato da due numeri, posti sui bordi della cartina.
Se osservi la cartina, li noterai chiaramente.
I numeri rappresentano le coordinate espresse nell’unità di misura UTM ( Universal Transverse Mercator )
La proiezione universale trasversa di Mercatore (in sigla UTM da Universal Transverse of Mercator) o “proiezione conforme di Gauss” è una proiezione, derivata dalla proiezione di Mercatore, della superficie terrestre su un piano, una delle soluzioni meglio riuscite al problema di rappresentare la superficie terrestre a due raggi di curvatura. Il sistema è basato su di un reticolo, un sistema cartesiano che si affianca al sistema angolare di latitudine e longitudine. La proiezione UTM si utilizza dal parallelo a 80° sud a quello a 80° nord. Per le zone polari, invece, viene utilizzata la proiezione UPS (Universale Polare Stereografica). (Fonte Wikipedia)
Il sistema UTM è il sistema maggiormente usato nelle nuove edizioni delle cartine topografiche.
Verifica per sicurezza prima dell’acquisto.
Il Reticolo ti permetterà di
- orientare correttamente la cartina
- localizzare velocemente le coordinate
- poter comunicare la tua posizione

COME ORIENTARE UNA CARTA TOPOGRAFICA
La parte alta della cartina rappresenta il NORD.
Verificare il corretto orientamento è semplicissimo.
Ti basterà verificare i nomi, sulla cartina, relativi a
- centri abitati
- cime o vette
- malghe, rifugi o bivacchi
Se non riesci a leggerli tre sono i motivi:
- la cartina è capovolta (vedi quindi di ruotarla)
- non è nella tua lingua
- l’alcol ti ha offuscato la vista!
Mi auguro per te che sia il primo motivo! 🙂
Hai quindi individuato il NORD Geografico sulla cartina.
Devi saper infatti che esistono ben 3 TIPI di NORD:
- GEOGRAFICO
- RETICOLARE
- MAGNETICO
Che sono ben differenti l’uno dall’altro.
Lo approfondiremo magari in un prossimo articolo.
Non voglio per ora complicarti la vita.
Per il momento prendine atto.
COME CALCOLARE LA DISTANZA PERCORSA A PIEDI
Hai individuato il tuo percorso.
E individuato la distanza che ti separa dal prossimo obiettivo.
Ma QUANTO ci impiegherai?
Hai due metodi per saperlo:
- Conta Passi
- Tempo
CONTA PASSI
Chiamato in inglese “PACE COUNTING o PC” è un ottimo e semplice metodo per misurare le distanze. 🚶♂️
Se non l’hai mai fatto, dovresti innanzitutto capire quanti passi ti servono.
Per coprire una distanza di 100 metri su un terreno pianeggiante, con andatura normale.
Con o senza zaino.
Fatto la prima volta diventerà il tuo punto di riferimento.
Per passo si intende in realtà ogni DOPPIO passo.
Se parti con il piede destro conterai ogni volta che appoggerai nuovamente a terra il piede destro.
Semplice no?
Il numero di passi è soggettivo e cambia in base a:
- Sesso
- Altezza fisica
- Età
- Condizione fisica
Per questo tu avrai il tuo personale “Pace Counting”. 👌
Potrai poi utilizzare lo stesso metodo in salita, ma anche in discesa.
Misurando prima la distanza sulla cartina capirai quanti passi ti servono per percorrerla.
Per precisione è giusto dire che il numero di passi cambia in base alla pendenza.
Più elevata è la pendenza, maggiore sarà il numero di passi necessari, per coprire la medesima distanza.
Perché i passi saranno più brevi.
Che tu abbia poi la lingua fuori, è un altro discorso! 🙂
Ma il tuo obiettivo è di conoscere il TUO numero medio di passi necessari per percorre un tratto
- pianeggiante
- in salita
- in discesa

TEMPO
Oltre al “Pace Counting” puoi utilizzare il TEMPO! ⌚️
Ti basterà avere al polso un semplice orologio digitale, provvisto di cronometro.
Ecco step-by-step COME puoi fare:
- Individua il tuo prossimo obiettivo sulla cartina topografica
- Misura la distanza (abbiamo visto all’inizio come fare)
- Attiva il cronometro ed inizia il tuo cammino
- Ferma il cronometro appena raggiungi l’obiettivo
- Memorizza il tempo impiegato
- Fatto
Ripeti la stessa tecnica su 3 differenti tratti ovvero
- pianeggiante
- in salita
- in discesa
Avrai così capito quanto tempo impieghi per percorrere 100 metri.
Nelle tre situazioni.
Ti sarà semplice così calcolare, ogni qualvolta, quanto tempo ti sarà necessario per raggiungere, mediamente, il tuo obiettivo.
Ma anche capire se lo hai oltrepassato. 🙄
Se il tempo è sensibilmente maggiore a quanto avevi previsto! 😉
Probabilmente hai capito ora, se ce n’era bisogno 🙂 , quanto “ricca” è una cartina topografica.
Se desideri rimanere informato, sappi che puoi entra anche tu nel CLUB Sentieri Montagna.
Ti avviserò all’uscita di un nuovo articolo, ma ci saranno anche molte novità riservate ai membri.
Sarà un piacere poter discutere assieme su una nostra passione: la Montagna!
Ovviamente l’iscrizione è gratis e sicura!
Porta sempre con te la cartina, durante le escursioni.
Sii curioso.
Confronta quello che leggi sulla cartina con quello che vedi attorno a te.
Qualcosa da aggiungere?
Lascia un tuo COMMENTO, alla fine dell’articolo…ti risponderò volentieri.
Con la pratica imparerai a riconoscere anche i piccoli dettagli sul terreno.
Importantissimi per saperti orientare.
E riuscire a ritornare a casa ! 😉
BUONA ESPLORAZIONE !
Trovo molto utili e interessanti gli argomenti proposti
Grazie 2000 Alessandro!
Mi fa molto piacere che ti siano utili. Mi ripaga dell’intenso lavoro “dietro le quinte”.
Tutto poi è sempre migliorabile…quindi controllami e fammi sapere se trovi qualche errore. 😉
Ci sentiamo nel CLUB!
Alla prossima.
Ottima una cartina cartacea ma non dimenticare che oggi ci sono quelle digitali per smartphone. Com’è successo per la circolazione su strada le cantine cartacee saranno soppiantate da quelle digitali (navigatore).
Ciao, benvenuto su Sentieri Montagna.
Le App per smartphone sono sicuramente utilissime.
Le utilizzo anch’io e ho dedicato un articolo
https://www.sentierimontagna.it/app-sentieri-montagna/
Ma prendi in considerazione pero’ alcuni punti:
– La batteria e’ scarica
– Il GPS non prende
– Il telefono non ha campo
Sono eventi non rari, te lo dico perche’ e’ capitato anche a me.
E se non sai dove andare e non hai bussola e cartina…son cavoli amari.
Quindi benvenga la tecnologia ma non credo soppiantera’ cartina e bussola.
Complimenti. Argomenti molto interessanti e chiarezza nell’esposizione. Seguo da appassionato novellino. Grazie
Ciao Aldo, benvenuto su Sentieri Montagna.
Grazie per il tuo commento.
Siamo tutti novellini, nel senso che abbiamo s empre qualcosa da imparare.
Un passo alla volta, arriverai in vetta! 😉
A presto.
Grazie mi è servita questa spigazione grazie
Ciao Albino, mi fa piacere sapere che ti e’ stato utile.
Buon studio. 🙂
A presto.
Ottimi argomenti che ho letto con molto interesse essendo un totale profano e non più giovane.
Ma interessato ad intraprendere passeggiate fuori dalla città.
Sempre che il fiato me lo permetta.
Complimenti
Ciao Piero.
Mi fa piacere sapere che l’articolo ti e’ stato utile.
Per imparare…non e’ mai troppo tardi! 😉
Complimenti per le descrizioni fatte, sono veramente chiare.
Velevolevo chiederti cosa indicano i due numeri che stanno sui bordi di ogni quadrante?
Grazie.
Servono per leggere il reticolo UTM.
E poter definire così, con precisione, un punto sulla carta.
Lo spiegherò nel dettaglio, in un prossimo articolo.
Ciao Edoardo, e complimenti per la tua divulgazione chiara e appassionata.
Ti volevo far presente che nella prima cartina del punto B noto che tra una direttrice e la successiva sono presenti quattro curve ordinarie quindi la differenza di quota tra ciascuna dovrebbe essere di 20 metri e non 25 come indicato.
Corretto?
Bravissimo e attentissimo Claudio.
L’ immagine e’ errata o meglio, e’ di una scala differente.
Devo da tempo correggerla.
Anche se sta diventando un piccolo ed utile esame celato! 😉
Ma alla fine credo inserirò al piu’ presto l’immagine corretta.
Buon studio. 🧐
Mi è piaciuto molto questo articolo. Ho imparato finalmente qualcosa su come leggere un sentiero. Volevo chiederti se dalla cartina si riesce a vedere se sul sentiero ci sono tratti esposti.
Poichè soffro di vertigini devo sempre sapere in precedenza se il sentiero presenta o meno tratti in cui potrei avere difficoltà.
Grazie mille
Ornella
Ciao Ornella.
La risposta non e’ secca ed immediata.
Sulla cartina puoi pero’ verificare se:
– e’ un sentiero per esperti
– e’ un sentiero attrezzato
– le isoipse, o curve di livello, indicano un terreno con forti pendenze, in particolare dove passa il sentiero
Serve ovviamente un po’ di pratica nel leggere la carta topografica.
E di confrontare poi cosa c’è” sulla carta con cosa incontri sul terreno.
Studia, pratica, migliora.
E’ alla tua portata! 🙂
A presto. 🖐️
Buongiorno c’è la possibilità di acquistare il libro imparare il trekking o prodotto simile?grazie
Ciao Damiano.
Un buon libro per avvicinarsi al trekking, e che mi sento di consigliarti, e’ questo:
https://www.sentierimontagna.it/manuale-trekking/
Buona lettura! 🖐️
Buongiorno Edoardo,
complimenti davvero, come sempre gli argomenti da te trattati sono chiari ed intellegibili, anche per persone che da poco tempo (come me), si dilettano ad andar per monti.
Ehila’ Stefano.
Grazia, mi fa piacere avere conferma che sia chiaro nella spiegazione.
Faccio il possibile per rendere gli articoli utili, ma mai complicati e noiosi.
Buon studio! 🖐️
Buongiorno
Cartina e bussola sono indispensabili per camminare in luoghi che non conosciamo. Come hai detto sopra ben venga la tecnologia ma nei casi in cui quest’ultima per qualche ragione non è fruibile i rimedi della vecchia scuola (carta e bussola) dimostrano la loro indiscutibile validità.
Argomenti molto utili!
Grazie
Ciao Antonio.
Grazie per il tuo commento.
Assolutamente si!
Lo ho gia’ scritto in risposta ad un altro commento.
Perso in mezzo al bosco, con il cellulare senza campo, il GPS scarico o che fa le bizze..rimanere calmi diventa un’arte da apprendere.
E’ successo anche a me.
Ben venga la tecnologia, ma…carta e bussola sempre un tasca.
A presto. 🖐️
BUONGIORNO EDOARDO,
ho trovato interessante questo tuo articolo; da sempre uso la cartina cartacea, nonostante l’avvento di altri strumenti tecnologici, con cui non ho molto confidenza. La cartina ti permette innanzitutto di vedere un’ampia area di territorio e di condividerla con i compagni di escursione, il che non è poco. Comunque, uno non esclude l’altro.
Buone camminate a tutti!
Paolo Baldessarini
Ciao Paolo.
Grazie 1000 per il tuo commento.
Non fa una piega.
A presto. 🖐️
Linguaggio chiarissimo e di una facilità unica!
Complimenti per la chiarezza.
Sicuramente molto utile per chi inizia.
Grazie 1000 Mario!
Poi tutto e migliorabile…sempre. 🙂
Benvenuto nel CLUB. 🖐️
Ciao Edoardo! Grazie mille per l’articolo, molto chiaro ed interessante! Buona giornata 😊👋
Ciao Lucia.
Prego 3200! 🙂
Buona giornata anche a te. 🖐️
Buongiorno Edoardo, ho trovato il suo articolo interessantissimo. Come Ufficiale di Complemento ho fatto studi di topografia, ma nel 1983! Non ricordo più, ad esempio come fare il punto sulla cartina e come orientarla in base alla declinazione magnetica. Lo spiegherà nelle prossime puntate?
Grazie, Andrea.
Ciao Andrea.
Grazie per il tuo commento.
Mi fa piacere ti sia piaciuto l’articolo.
Di declinazione magnetica se ne parla molto fuori dai nostri confini.
Penso in USA ad esempio.
Dove lo scostamento fra nord geografico e nord magnetico e’ spesso rilevante.
Per questo la declinazione magnetica e’ riportata direttamente sulla carta topografica.
Noterai invece che, nelle carte topografiche per l’escursionismo in Italia, non e’ menzionata nessuna declinazione.
Avevo per questo chiesto chiarimenti anche al responsabile prodotto di Kompass, in Austria.
Ed ha confermato il mio pensiero.
In Italia la declinazione magnetica e’ irrilevante.
Almeno per brevi distanze.
E confonderebbe, senza motivo, l’escursionista medio.
Spero di essere stato chiaro.
Parlerò’ comunque di declinazione magnetica in un prossimo articolo.
Ma ho dell’altro in pentola!:-)
Non ho capito cosa intendi invece per “fare il punto”. 🤔
Ti saluto…con la mano a penna! 💂
Comincio l’avventura… 🙂
Bene.
Ma occhi ben aperti! 🖐️
Ciao Edoardo,
da qualche parte, nelle cartine Kompass e Tabacco, c’è la data di pubblicazione?
Ho delle cartine di entrambi le case editrici, ma non capisco quanto vecchie sono Mi interesserebbe saperlo perchè, soprattutto dopo il Vaia, ci potrebbero essere delle variazioni sui sentieri
Grazie
Ciao Nicola, bentornato.
Si trovi la data di pubblicazioni in entrami i casi.
Sulle Carte Topografiche KOMPASS trovi la data, spesso preceduta dal simbolo copyright ( © ), stampata su un angolo.
Di solito sotto la Legenda.
Sulle Carte TABACCO invece la trovi scritta con la forma tipo “Ed./Auff. 2019).
Nei pressi della copertina.
Buona Montagna! 🖐