Come chiedere SOCCORSO [in MONTAGNA]
Se ami andare in Montagna devi essere consapevole dei pericoli.
Anche per questo è importante pianificare con cura la tua escursione.
Ma se qualcosa dovesse andar storto?
E’ importantissimo sapere a chi chiedere aiuto.
Ma anche come.
Vedremo per questo
Quando chiedere aiuto in Montagna
Come chiedere aiuto in Montagna
A chi chiedere aiuto in Montagna
QUANDO CHIEDERE AIUTO
Sono molti i motivi per i quali trovarsi a chiedere aiuto, durante un’escursione in montagna.
Può succedere infatti in caso di
smarrimento
infortunio
caduta
cattivo tempo
buio
Questo vale sia se succeda
- a te
- ad un tuo compagno di escursione
- a qualcuno che trovi lungo il sentiero.
In tutti i casi, anche se con gravità differenti, sarà indispensabile l’aiuto di qualcun altro.
Ma come chiedere aiuto?
E quello che imparerai subito.

COME CHIEDERE AIUTO
Il mezzo più semplice è fare una telefonata.
Ma in Montagna, spesso il telefono non ha campo.
Un’ottima alternativa è un localizzatore satellitare, ma sono in pochi ad averlo con se.
Anche avere con se un apparato radio, soprattutto se dotato di un proprio identificativo ID della Rete Radio Montana, potrebbe essere un asso nella manica.
Per riuscire ad avvisare qualcuno nelle vicinanze.
Se però non hai nessuna delle possibilità appena elencate, devi ricorrere a mezzi più tradizionali.
Ovvero ai Segnali di Soccorso in Montagna
Li vedremo uno ad uno.
FISCHIETTO
Avere sempre con te un fischietto è un’ottima scelta.
Meglio ancora se fa parte di un Kit di sopravvivenza, da avere nello zaino.
Prendilo seriamente in considerazione.
Il suono emesso con un fischietto, ti permette di aggiungere ampie distanze, non possibili con la sola voce.
E di non sprecare inutilmente energie.
Tieni il fischietto sempre al collo, o quantomeno alla portata di mano.
Ecco la “Richiesta d’Aiuto” tramite un fischietto:
6 fischi in un minuto ( 1 ogni 10 secondi )
Pausa 1 minuto
Ripetere 6 fischi in un minuto ( 1 ogni 10 secondi)
Lo stesso principio vale per la segnalazione ottica (pila, ecc.)

FUOCO
Anche accendere un fuoco può esserti d’aiuto.
Il fumo può essere visto a lunga distanza.
Soprattutto se, dopo l’accensione, sovrapponi al fuoco legna e foglie verdi.
Di notte è necessario un fuoco vivo e più grande.
Facendo ovviamente attenzione a quello che ti sta attorno.

ELIOGRAFO
Serve per riflettere il sole.
Può essere uno specchio, una piastra di metallo, meglio se con foro centrale, da utilizzare come mirino.
Puoi utilizzare anche
- una lattina
- un foglio di alluminio
- un pezzo di telo termico
- qualsiasi oggetto a tua disposizione.
E’ un ottimo segnalatore visibile a lunga distanza.
Anche se non riesci a intravedere nessuno, fai delle segnalazioni in tutte le direzioni.
Qualcuno potrebbe vederti.
Anche il flash di una macchina fotografica, o una torcia, può avere la stessa efficacia.

SIMBOLI TERRA-ARIA
Una segnalazione sul suolo può essere rilevata da un aereo o elicottero che ti sorvolerà.
Disegna sul terreno un “SOS” il più grande possibile (5 metri circa).
Usa qualsiasi cosa a tua disposizione, meglio se in contrasto con la superficie del terreno.
Puoi utilizzare
- rami
- sassi
- indumenti
- corteccia
- scritta sulla neve (inverno)

A CHI CHIEDERE AIUTO
La richiesta di aiuto deve essere fatta al CNSAS ovvero al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.
Componendo il NUMERO TELEFONICO 118
Esiste anche il numero unico di Emergenza Europeo, ovvero il 112.
Ma non è attivo ovunque.
Meglio prediligere quindi il 118.
E’ indispensabile fornire all’operatore, tutte le informazioni necessarie ovvero
- Da dove stai chiamando (montagna, grotta, bosco..)
- Il numero telefonico dal quale stai chiamando
- Le tue generalità
- La località dove di trovi (luogo, provincia) meglio ancora, se possibile, la tua posizione GPS
- Cosa e quando è successo
- Quante persone coinvolte
- Le condizioni del ferito/i
SEGNALI CON ELICOTTERO
Nel caso si stia avvicinando un elicottero o un aereo ecco la segnalazione internazionale, per richiedere aiuto.
Utilizzando, spalle al vento, le tue braccia.

Ora sai come chieder soccorso in Montagna.
Avrai capito da solo che avere con te un localizzatore satellitare oppure un radio ricetrasmittente può semplificarti di molto la vita.
Pensaci!
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Fammi sapere cosa ne pensi.
Lasciando un TUO COMMENTO qui sotto.
Articolo molto utile, come sempre, tanti suggerimenti precisi con soluzioni a cui, se non sei esperto, non si pensa, ed ogni volta che leggo so qualcosa di più: grazie!
Grazie a te Barbara, mi fa piacere ti sia stato utile!
Poi sai come la penso, lo ho anche scritto.
Non sono e non voglio essere un esperto.
Perché gli esperti hanno spesso la presunzione di non aver più nulla da imparare.
Faccio il possibile per essere meno ignorante, del giorno prima.
E condividere quello che scopro su Sentieri Montagna. 😉
Grazie ancora per il tuo commento.
Per fortuna non mi sono mai trovata in difficoltà in montagna, anche perché non vado mai da sola. Ho trovato l’articolo utile ed interessante, conoscevo già alcune indicazioni, altre le ho imparate leggendolo. Grazie
Grazie 1000 a te Aurora, per il tuo commento. Mi fa molto piacere conoscere il tuo parere. Come dici tu, spesso alcune nozioni le abbiamo già apprese. Ma c’è sempre qualcosa di nuovo e utile da imparare. E questo vale in primis per me, anche perché ho la “brutta” abitudine di uscire spesso in solitaria. 🙂 Ma una cosa che apprezzo moltissimo durante le mie escursioni è il silenzio….come il poter seguire i ritmi che desidero. Per questo sto sperimentando, in questo periodo, nuovi sistemi di comunicazione in Montagna. Ma ve ne parlerò presto. Continua a seguirmi e, se ti va, entra nel Club. Sarai avvisata per prima.
articolo eccellente,efficace!! ogni nuova informazione può essere sempre utilissima. fondamentale , secondo me è non andare mai da solo e comunque avvisare sempre qualcuno del percorso che si vuole intraprendere.Grazie delle vostre dritte.ciao!!!
Ciao Domenico, benvenuto su Sentieri Montagna e grazie per il tuo commento.
Grazie anche per il tuo apprezzamento, non mi offende! 🙂
C’è sempre qualcosa di nuovo da imparare sulla Montagna.
Questo vale in primis per me.
Alla prossima.
Ciao, sono capitato casualmente sul sito e mi sono iscritto con piacere. Non mi ritengo un esperto, ma frequento la montagna ogni anno in vacanza ed ogni anno mi appassiona sempre più. Mi piace camminare in sicurezza ed in compagnia di altre persone per condividere il piacere di stare insieme e vedere posti nuovi. Purtroppo causa la mia età
non riesco a fare grandi cose, ma con i miei tempi e rispettandomi fisicamente riesco ancora a divertirmi e questo per me e importante. Come dici tu la montagna non va sottovalutata gli imprevisti anche quelli apparentemente banali possono causarti seri problemi. Nelle vacanze 2023, appena trascorse ho visto persone totalmente sprovvedute e con un abbigliamento inadeguato alla montagna, avventurarsi dentro un temporale con grandine e fulmini da paura e con una bambina di10 anni. Alla partenza li avevo sconsigliati, ma tutto inutile. Per fortuna e andato tutto bene, sono arrivati stravolti impauriti e inzuppati di acqua. Indossavano scarpe a tennis e mi riferivano del rischio che hanno corso camminando sotto il temporale senza alcun riparo e su rocce bagnate. Gli ho detto che sono stati fortunati, ma che queste cose non finiscono sempre bene…..
Ciao Loris.
Benvenuto su Sentieri Montagna, ma anche nel CLUB.
Gli episodi che hai descritto sono all’ordine del giorno.
Ne ho esperienza, non di rado,
Camminatori che puntano magari alla vetta.
Quando me ne sto andando velocemente per il tempo che sta peggiorando seriamente.
O con le scarpe lucide in vetta, quasi arrivando dalla prima comunione.
Solo perché la seggiovia…era comoda.
In Montagna serve preparazione, competenza, formazione, buon senso.
La Montagna è “un gioco serio”.
Anche per questo è nato Sentieri Montagna.
Senza voler ergermi a paladino del sapere.
Ma per condividere ciò che serve.
Buona Montagna. 🖐