Karl Unterkircher

Una grande storia sulla Montagna ma anche di un amore profondo.

Uno dei più grandi alpinisti mondiali, unico al mondo ad ever scalato in soli 63 giorni le due vette più alte del mondo ovvero Everest (8848 m) e K2 (8611 m).

Karl Unterkircher è rimasto per sempre sul Nanga Parbat il 15 luglio 2008.

“Siamo nati e un giorno moriremo. In mezzo c’è la vita” diceva Karl.

Un attaccamento irrefrenabile verso la montagna da spingerlo a dedicargli la vita, senza se e senza ma.

Sembrerebbe difficile comprendere il perché di certe passioni estreme, condotte quasi senza prudenza e con incoscienza.

Per chi ama la Montagna sarà utile conoscere più a fondo cos’è un alpinista, quale il suo percorso di vita, quale la sua preparazione.

Per comprendere, prima di giudicare.

E per scoprire anche che, dietro ad un grande alpinista, c’è spesso una splendida donna.

L'ULTIMO ABBRACCIO DELLA MONTAGNA

L'avventura estrema di Karl Unterkircher

di Silke Unterkircher e Cristina Marrone

IL LIBRO

Nel libro, Silke Unterkicher ti lascerà entrare nella sua vita, per farti conoscere chi era Karl Unterkircher,  il suo compagno, il padre alpinista dei suoi tre figli.

Lo farà passo passo, in 11 capitoli e 12 anni intensi,  vissuti assieme:

  1. Il  Nanga Parbat, una scelta quasi per caso
  2. Ciao schòtzi, ciao mio tesoro
  3. Un improbabile alpinista
  4. Non fu amore a prima vista
  5. Sulla montagna più alta del modo a rimisurare l’Everest
  6. Di nuovo in vetta, dopo sessantatré giorni
  7. Aspettami, torno subito
  8. Il mistero del Genyen: sulla vetta del monte sacro
  9. Con Hans Kammerlander alla conquista dello Jasemba
  10. Clandestini in Pakistan dopo la conquista del Gasherbrum II
  11. Quella pagina strappata
Karl-Unterkircher_Libro

Una lettura coinvolgente, piena di passione e avventura.

Ma anche di fatica, tensioni,  sofferenza e determinazione.

Per raggiungere la vetta, ma anche per preparare la spedizione.

Saper raggiungere un “Ottomila” è impresa per pochi, soprattutto per chi come Karl, amava il confronto diretto con la montagna, senza ossigeno, senza trucchi.

NANGA PARBAT

E’ soprannominata la “Montagna mangia uomini” a causa dei molti alpinisti morti durante la salita.

Il NANGA PARBAT  è una maestosa imponenza, alta 8126 m, nella catena dell’Himalaya in Pakistan.

Non era la prima volta che Karl Unterkircher lasciava Selva di Val Gardena, per tentare di raggiungere una vetta importante.

La scelta del Nanga Parbat avvenne però per caso, per un imprevisto come racconta Karl nel libro.

Un impresa impegnativa, ma che veniva dopo altre importanti spedizioni sugli “Ottomila”.

Karl Unterkircher, assieme a Walter Nones e Simon Kehrer aveva le conoscenze e la preparazione giusta.

Ma gli imprevisti durante una spedizione così estrema sono elevati, e i più pericolosi non sono quelli che erroneamente si potrebbe pensare.

Karl Unterkircher

CIAO SCHÓTZI

La vita di un alpinista in gamba non è solo quella in parete, sotto i riflettori.

C’è anche quella più discreta, meno conosciuta fra le mura domestiche, tra gli affetti della famiglia.

Leggendo “L’ultimo abbraccio della Montagna” scoprirai il volto meno noto, la parte più sensibile di un alpinista.

Ciao schótzi, ciao tesoro mio.

Il saluto di un alpinista che parte, ma anche di una donna che non lo trattiene.

Amare significa volere il bene dell’altro, la realizzazione dell’altro, anche se ciò può comportare la perdita.

Ti sorprenderà il volto umano di questa storia, la storia d’amore di questi due ragazzi.

Coinvolgimento e un filo di tristezza, non voglio negarlo.

Ma anche grande ammirazione per Silke, esempio innegabile di vero amore.

Karl Unterkircher_l'ultimo abbraccio della montagna

Leggere “L’ultimo abbraccio della Montagna” ti farà comprendere tante cose, ma anche riflettere molto.

Ti lascerà il segno sia come appassionato di Montagna che come uomo o donna.

Ma sarà anche un modo per onorare un alpinista impavido.

E per abbracciare chi è rimasto.

BUONA LETTURA !

KARL UNTERKIRCHER: l'ultimo abbraccio della montagna

AUTRICI

SILKE UNTERKIRCHER è una grande appassionata di montagna ma soprattutto è stata per dodici anni compagna di vita di Karl Unterkircher.

E’ mamma di tre figli,  Alex Miriam e Marco.

Dopo la morte di Karl, ha tenuto incontri e conferenze per raccontare la profonda ricerca interiore che spesso sta dietro la dimensione sportiva dell’alpinismo.

Potrai scoprire molto, su chi era, e cosa rappresenta ancora  Karl Unterkircher, sul sito web ufficiale.

CRISTINA MARRONE giornalista con la passione per la Montagna

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